L'inconveniente che presentavano i ferri messi a scaldare sulla brace o sul fornello era che la piastra entrava direttamente in contatto con la fonte di calore poi immediatamente con la biancheria da stirare.
Il rischio di sporcare era di conseguenza notevole.
Per questa ragione furono inventati i modelli a lingotto.Con questa tipologia non è più il ferro che entra in contatto con la fonte di calore, ma un lingotto di ghisa, più raramente di pietra, che si fa scivolare all'interno del corpo del ferro.
Questi modelli sono generalmente descritti dai collezionisti come ferri a "barchetta".
Questo termine fu inventato verso il 1970 da Achille Bayart, un industriale tessile grande collezionista.Per più di vent'anni Bayart ha raccolto un'importante documentazione sia sui ferri da stiro che sulla stireria. Egli aveva creato ugualmente, col nome di Amifer, un'associazione il cui fine era informare e diffondera la conoscenza dell'argomento.
E' opportuno ricordare a questo punto anche un altro uomo che si è impegnato nel divulgare il ferro da stiro antico: Jean-Pierre Lenski. Più di vent'anni fa questo tranquillo professore di liceo tecnico fu incaricato dal suo superiore di organizzare un'esposizione sui ferri da stiro. Questo tema aveva il fine di evocare agli allievi diversi aspetti tecnici legati ai diversi materiali. Non sapendo cosa fare si rivolse a varie persone ma seza risultati, infine qualcuno lo mise in contatto con Achille Bayart, il collezionista sopra evocato.
Questo incontro fu determinante: una grande intesa si stabilì fra i due, la mostra fu organizzata con successo e la passione per gli antichi ferri da stiro coinvolse Lenski.
Ancor più eccezionale è che l'amor
nel Belgio vallone si nomina "cuore".
All'interno del vasto insieme dei ferri scaldati con lingotto si trovano anche modelli detti a "lingua di bove" dalla forma caratteristica.
Prossimamente una descrizione con esempi fotografici di questi ferri e la loro approssimativa cronologia.
Nessun commento:
Posta un commento