domenica 25 ottobre 2009

Un Ferro a doppia funzione


Questo bel ferro da stiro recentemente acquistato presso un collezionista tedesco ha tuttavia origini statunitensi.
Si tratta infatti di uno strumento a doppia funzione risalente agli anni '70 del XIX secolo.
Chiuso si utilizzava come un classico ferro da stiro a placca riscaldato tramite apposita stufa, ma un gancetto posteriore permetteva l'apertura per farlo diventare una macchia a piegare.
Con quest'ultima si potevano ottenere, attraverso le scanalature scaldate, per certi tessuti antichi finissime pieghe.


Imprimere un decoro: ferri per la civetteria femminile


Questi ferri dai lunghi manici terminanti in simpatiche forme vegetali avevano una funzione particolarmente decorativa. Servivano infatti per imprimere sui tessuti forme di foglie e fiori che rendevano più seducenti nel passato le vesti femminili o anche i loro cappelli.
Lo strumento si compone di due parti: un "maschio" fabbricato in ferro e dal manico allungato ed una "femmina" fatto in bronzo-ottone. Il primo veniva scaldato, poi dopo aver inserito la parte di tessuto da decorare nella "femmina" si esercitava una pressione che insieme al calore marcava le forme vegetali alle vesti.
Questa tipologia di stiratura ha avuto la sua massima diffusione nel XIX secolo.




Raro ferro per la sua grandezza e il suo peso di 5 kg, insoliti all'interno della categoria.
Era sempre utilizzato per la pressatura su stoffa, ma in questo caso dobbiamo immaginarci grandi motivi decorativi forse applicati a vesti.

martedì 20 ottobre 2009

Ferri a Brace: Antichi esemplari del XVIII secolo


Ecco qua quello che viene chiamato un ferro a brace.
Gli esemplari presentati datano al XVIII secolo, ma questi ferri in lamiera e dalla caratteristica forma a nave (vengono chiamati fers à bateau in Francia)possono risalire anche alla fine del XVI secolo e al XVII.
Essi si aprono per poter ricevere la brace, operazione che si effettua con l'aiuto di una piccola paletta. La maggior parte di questi antichi ferri e' stata prodotta artigianalmente, per questo la fresatura delle pareti è il risultato della fantasia dell'artigiano. Qualche volta stili e motivi si ritrovano da un ferro all'altro. Tipici e forse risalenti al periodo rivoluzionario, sono i "berretti frigi". La fresatura non ha solo un fine decorativo: è indispensabile alla buona combustione della brace interna.
Negli esemplari più antichi questa apertura è praticata solo sul lato destro e su quello posteriore. Modelli aperti a sinistra erano destinati a stiratrici mancine.
Rispetto ai ferri piatti detti a placca i ferri a brace presentavano il vantaggio di un minor rischio di bruciature, ma quello di sporcare la biancheria era sempre presente poichè le ceneri potevano sempre scappare dalle aperture.
Durante il movimento oscillatorio di stiratura le braci tendevano ad assecondare con una duplice conseguenza: un calore mal ripartito e ceneri che fuoriuscivano. Per riparare questi inconvenienti la maggior parte dei ferri erano dotati all'interno di un nastro in metallo che creava delle curve per bloccare la brace.
I paesi a maggior fabbricazione e diffusione erano le regioni francesi di Bretagna e Normandia dalle quali dovrebbero provenire i "Fers à Bateau" che presento qui sotto.
Luca Santini










sabato 17 ottobre 2009

Macchine per la stiratura



Pressa per piegare la biancheria.

Questa pressa è stata trovata nel sottoscala di una vecchia stireria reggiana andata demolita




mercoledì 14 ottobre 2009

Strumenti ausiliari per scaldare i ferri da stiro: Stufe Forni e Fornelli







Ecco alcune stufe per il riscaldamento dei ferri piatti. Esse hanno postazioni laterali dove venivano appoggiati i ferri di diverse dimensioni e spesso numerati.
Sono fabbricate in ghisa e risalgono al XIX secolo o agli inizi del XX.

Fornellino di supporto per ferri da stiro alimentato ad alcol.
Tramite un pomello di registrazione si aumenta o diminuisce la mandata di combustibile.








Questo fornello in ottone senza griglia
superiore è alimentato a petrolio.
Una piccola pompa mette in pressione il combustibile il quale confluisce poi in un bruciatore inferiore.







Fornellino per scaldare ferri da stiro con griglia superiore in ottone
E' dotato di due stoppini ed un pomello per la regolazione; funziona a petrolio con lo stesso meccanismo di una vecchia lampada.

sabato 10 ottobre 2009

I lisciatoi: carrellata della mia collezione

Stranissimi oggetti a forma di pestello, ma che i diversi colori rendono suggestivi e magici come se fossero fiale di un gabinetto d'alchimista. Ben difficilmente un occhio profano riconoscerebbe in questi oggetti dei ferri da stiro. Si tratta in realtà di lisciatoi in vetro, utilizzati per stirare a freddo i capi più delicati, quali ad esempio fazzolettini o pizzi. Gli esemplari più elaborati presentano addirittura una cavità interna che poteva essere riempita di acqua calda per migliorare l'efficacia della stiratura.

Magnifico e rarissimo esemplare di lisciatoio di grande antichità. Il colore nero di un opacità tale che non lascia passare la minima quantità di luce lo fa datare al XVI secolo.
Nel '500 infatti la massa soffiata vetrosa era completamente nera per poi evolversi in seguito verso altri colori fino ai lisciatoi trasparenti del XIX secolo.

Bellissimo esemplare di lisciatoio databile al XVII secolo di grande rarità. La massa vetrosa molto opaca può ingannare, ma questo oggetto presenta una colorazione verde scuro visibile solo controluce: è l'evoluzione che si ha tra '500 e '600.

Ecco due esemplari interessanti: il primo ha alla base una forte colorazione fumé, mentre il manico è completamente trasparene, il secondo ha invece una forma a disco allargato.







"Pestello" tarsparente dai forti riflessi verdi, la forma allungata ricorda una fiala e al suo fascino si aggiunge la relativa rarità come sempre per questi vetri colorati.

















Lisciatoio in vetro trasparente con manico a diverse sezioni per rendere la presa più stabile. Gli esemplari senza colorazione sono più comuni e generalmente sono databili al XIX secolo o all'inizio d
el XX.
Bel "pestello" trasparente dalla colorazione leggermente ambrata di grande fascino.


Altro bel lisciatoio dalla forma a "pestello" e dal colore verde trasparente. Può essere datato al XVIII secolo. Come tutti gli esemplari in vetro colorato non è di facile reperibilità.











Raro lisciatoio in vetro di grandi dimensioni a più sezioni. Il suo maggior peso favoriva una pressione più elevata, probabilmente era indicato per capi difficili ma sempre delicati che non potevano sopportare il calore diretto.


















Ecco un lisciatoio non più in vetro ma in pietra, la forma è ricavata direttamente da un blocco di marmo. Il fondo, perfettamente levigato, entrava in contatto con il tessuto.














Antenato dei ferri da stiro, questo lisciatoio in pietra utilizzato a freddo aveva una forma che ne facilitava la presa. Dei modelli simili sono stati trovati i Toscana e spesso erano fatti con pietra vulcanica. I cappellai ne hanno fatto uso per molto tempo per seccare i feltri, infatti questa pietra assorbiva bene l'umidità.

Luca Santini






lunedì 5 ottobre 2009

I lisciatoi: una forma particolare di stiratura




Qui non è questione di calore, che durante questo tipo di stiratura è totalmente assente, ma solamente di pressione.
Questi oggetti particolari fabbricati in vetro di colore diverso, vengono chiamati lisciatoi e sono in genere molto ambiti dai collezionisti per la loro rarità.
Ne esistono di dimensioni e forme dive
rse, ma in generale essi hanno un manico che serve da impugnatura e una parte inferiore più o meno larga e piana, che entra in contatto con l'indumento e lo tiene sotto pressione: questa è esercitata unicamente dalla mano e dalla forza fisica della persona attraverso un movimento oscillante.
Si noteranno ugualmente diverse colorazioni che spesso ne individuano l'epoca: più scuro è il vetro più antico è l'oggetto la cui datazione oscilla tra il XVI secolo(completamente neri e assai rari) e i primi del '900(trasparenti e fabbricati con stampi).
Prossimamente vi mostrerò singolarmente alcuni lisciatoi della mia collezione.
Luca Santini